San Gennaro e la devozione napoletana

DiMagnus

San Gennaro e la devozione napoletana

Un’altra festa patronale che ha una grandissima importanza è quella di San Gennaro, patrono di Napoli, attorno al quale si manifestano le tante forme di devozione dei partenopei – e non solo. La festa, celebrata il 19 settembre, è conosciuta anche nel resto d’Italia per via del famoso “miracolo di San Gennaro”, un evento considerato prodigioso. Andiamo a scoprire i dettagli di questa cerimonia!

La festa

La città di Napoli dedica al suo santo una festa che mischia sacro e profano, con una serie di eventi che iniziano ben tre giorni prima della data ufficiale di festeggiamento, per l’appunto il 19 settembre. In quel giorno avviene un miracolo che ha a che fare con lo scioglimento del sangue del santo, contenuto in due ampolle che si trovano all’interno del Duomo di Napoli.

La storia vuole che Eusebia, una devota partenopea, raccolse il sangue di San Gennario dopo il martirio, un’usanza che può sembrarci macabra ma che in realtà era diffusa nel mondo cristiano come simbolo di venerazione (si cercava di raccogliere ogni parte del corpo ma anche abiti e altri oggetti appartenuti al santo o alla santa).

I lacrimatoi

Le ampolle che contengono il sangue di San Gennaro vengono chiamate lacrimatoi e sono da secoli un fortissimo simbolo iconografico di Napoli. Che il sangue sia veramente quello del santo o meno, non è dato saperlo, tuttavia i lacrimatoi continuano a venire esposti tre volte all’anno: il sabato che precede la prima domenica di maggio, il 19 settembre e il 16 dicembre, attirando persone da tutta Italia ma anche dal resto del mondo.

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